Il dolore al gomito è un problema comune tra sportivi, artigiani, lavoratori digitali e chiunque esegua movimenti ripetitivi con il braccio. Una delle cause principali è l’epicondilite laterale, meglio conosciuta come gomito del tennista. Questa infiammazione tendinea può rendere difficoltosi anche i movimenti più semplici, come sollevare una tazza o stringere la mano a qualcuno, impattando negativamente persino il sonno delle persone che ne sono affette.
Ma da cosa dipende l’epicondilite? Quali sono le cure più efficaci e gli esercizi consigliati per alleviare il dolore e prevenire questo fastidioso problema? A chi rivolgersi per curarlo? E soprattutto, strumenti come tutori o antivibrazione per racchette da tennis possono davvero fare la differenza?
In questo articolo risponderemo a queste ed altre domande, offrendo una panoramica completa per provare ad aiutare chi soffre di epicondilite e vuole trovare una soluzione efficace per contrastarla, sia nel tennis che nella vita di tutti i giorni!
1. Cos’è l’Epicondilite e perché si chiama “Gomito del Tennista”
Cos’è l’Epicondilite?
L’epicondilite laterale è un’infiammazione dei tendini che collegano i muscoli dell’avambraccio all’epicondilo laterale dell’omero, un punto di inserzione ossea situato nella parte esterna del gomito. Il dolore si manifesta in questa zona e può irradiarsi fino all’avambraccio, rendendo difficili movimenti che richiedono la presa oppure la rotazione del polso.
Questa condizione è comunemente chiamata gomito del tennista perché è molto diffusa tra i giocatori di tennis, che sollecitano continuamente l’avambraccio con movimenti ripetitivi e ad alta intensità. Tuttavia, può colpire anche chi svolge attività manuali ripetitive, come artigiani, operai, musicisti o chi lavora per molte ore al computer.
L'Origine del Termine "Gomito del Tennista"
La denominazione "gomito del tennista" affonda le sue radici nella storia della medicina sportiva. Sebbene l'epicondilite fosse conosciuta e descritta già nel XIX secolo, fu solo all'inizio del XX secolo che il legame con il tennis divenne predominante, per più di un motivo.
Il tennis, con i suoi movimenti ripetitivi e vigorosi del braccio, in particolare il rovescio, divenne rapidamente uno sport popolare. I medici notarono un'incidenza significativa di dolore al gomito tra i giocatori, portando alla correlazione diretta tra la pratica del tennis e questa condizione.
La denominazione "gomito del tennista" si diffuse rapidamente, diventando un termine comune sia nel linguaggio medico che popolare.
Questa denominazione, sebbene efficace nel comunicare la condizione, può essere fuorviante, poiché da una parte l'epicondilite colpisce molte persone che non praticano il tennis, dall’altra non è detto che colpisca gli sportivi che praticano questo meraviglioso sport.
Al giorno d’oggi è ampiamente riconosciuto che l'epicondilite può derivare da una varietà di attività che sollecitano eccessivamente i muscoli dell'avambraccio. Tuttavia, il termine "gomito del tennista" persiste, testimoniando la sua importanza storica nella comprensione e nella diffusione della conoscenza di questa condizione.
In sintesi, il termine "gomito del tennista" è nato dalla constatazione che molti tennisti soffrivano di questa patologia, ma è importante ricordare che le cause sono molteplici, non legate solo a questo sport e che una tecnica tennistica corretta evita, nella maggior parte dei casi, il presentarsi di questa infiammazione.
L’epicondilite e il gomito del golfista sono la stessa cosa?
La risposta è no. Il gomito del tennista, conosciuta in ambito medico come epitrocleite, è un’infiammazione simile che riguarda sempre il gomito, ma con delle differenze. Sebbene infatti i due disturbi siano spesso confusi, la principale discriminante fra le due patologie è la localizzazione del dolore.
- l’epicondilite interessa la parte esterna del gomito;
- l’epitrocleite coinvolge la parte interna del gomito, tanto da essere denominata anche "epicondilite mediale".
Allo stesso modo del gomito del tennista, quest’ultima è conosciuta anche come gomito del golfista, a causa della frequenza con cui questa lesione colpisce chi pratica il golf.
2. Quali sono le Cause dell’Epicondilite?
L’epicondilite è causata da uno sforzo eccessivo e ripetuto dei muscoli dell’avambraccio, che porta a microlesioni nei tendini. Come detto, l’epicondilite non colpisce solo gli sportivi: anche chi svolge attività lavorative che richiedono l’uso costante delle mani e dell’avambraccio può sviluppare questa infiammazione.
Il motivo risiede nel reiterarsi di movimenti ripetitivi, vibrazioni continue o carichi elevati sul braccio (come l’uso di un trapano, il lavoro al computer o il sollevamento di pesi), che aumentano il rischio di sovraccarico tendineo.
L'epicondilite nel Tennis
Il gomito del tennista è un problema comune che affligge sia giocatori amatoriali che professionisti.
La sua insorgenza è spesso legata a una combinazione di fattori, quali un gesto tecnico scorretto, un impatto non pulito della palla, un’impugnatura errata o l’uso di una racchetta con tensione delle corde troppo alta.
Sono tutti errori correggibili rivolgendosi ad un maestro e proviamo a descriverli qua sotto:
Gesto tecnico scorretto:
- Il rovescio a una mano, in particolare, è un movimento che sollecita notevolmente i muscoli estensori del polso, responsabili dell'epicondilite.
- Una tecnica errata, come un'eccessiva flessione del polso o un impatto della palla troppo vicino al corpo, può aumentare il carico sui tendini.
- Anche il servizio, con il suo movimento di rotazione e l'impatto della palla, può contribuire all'insorgenza dell'epicondilite
Impatto non pulito della palla:
- Colpire la palla in modo decentrato o con un'eccessiva vibrazione può trasmettere forze dannose al gomito.
- L'impatto con la palla deve essere preciso e fluido, per minimizzare lo stress sui tendini
Impugnatura errata:
- Un'impugnatura troppo stretta o troppo larga può influire sulla biomeccanica del colpo, aumentando il carico sul gomito.
- L'impugnatura deve essere adeguata al tipo di colpo e alle caratteristiche del giocatore.
Racchetta con tensione delle corde troppo alta:
- Una tensione eccessiva delle corde aumenta la rigidità del piatto corde, trasmettendo maggiori vibrazioni al braccio.
- Questo può sovraccaricare i tendini e favorire l'insorgenza dell'epicondilite.
- Anche il peso della racchetta può essere una causa, infatti racchette troppo pesanti e/o sbilanciate mettono sotto stress l'articolazione del gomito.
L'importanza della correzione tecnica
L'epicondilite nel tennis è spesso il risultato di una combinazione di fattori tecnici e biomeccanici.
La correzione della tecnica di gioco, la scelta dell'attrezzatura adeguata e un'adeguata preparazione fisica sono essenziali per prevenire questa condizione.
Per ricapitolare:
- Rivolgersi a un maestro di tennis qualificato è fondamentale per identificare e correggere eventuali errori tecnici.
- Un'analisi biomeccanica del colpo può evidenziare i movimenti che contribuiscono all'insorgenza dell'epicondilite.
- Il maestro può fornire indicazioni personalizzate per migliorare la tecnica e ridurre il rischio di infortuni.
- Anche un adeguato riscaldamento e un corretto allenamento fisico sono essenziali per la prevenzione.
3. Epicondilite: Sintomi
Riconoscere l'epicondilite è fondamentale per intervenire tempestivamente e prevenire l'aggravarsi della condizione. I sintomi principali includono:
- Dolore localizzato:
- Il dolore si manifesta nella parte esterna del gomito, in corrispondenza dell'epicondilo laterale.
- Può irradiarsi lungo l'avambraccio, fino al polso.
- Dolore durante i movimenti:
- Il dolore si intensifica durante attività che richiedono l'uso dei muscoli dell'avambraccio, come afferrare oggetti, ruotare il polso o estendere il braccio.
- Anche semplici azioni quotidiane, come stringere la mano o sollevare una tazza, possono risultare dolorose.
- Debolezza:
- Si può avvertire una sensazione di debolezza nella presa, rendendo difficile sollevare o afferrare oggetti pesanti.
- Dolore alla palpazione:
- La zona dell'epicondilo laterale è dolorante al tatto.
- Dolore durante i test specifici:
- Esistono test specifici, come il test di Cozen, che possono aiutare a confermare la diagnosi. Questo test prevede di estendere il polso contro resistenza, e se si avverte dolore, è un segnale di epicondilite.
4. Epicondilite, rimedi e come curarla
Il trattamento dell’epicondilite varia a seconda della gravità dell’infiammazione.
Nelle fasi iniziali, il dolore può essere gestito con il riposo e l’applicazione di ghiaccio. È fondamentale ridurre o sospendere temporaneamente l’attività che ha causato il problema, per permettere ai tendini di guarire.
Anche la fisioterapia gioca un ruolo chiave nella riabilitazione. Un programma di esercizi specifici aiuta a rafforzare i muscoli dell’avambraccio e a migliorare la mobilità del gomito, non solo riducendo il rischio di recidive ma garantendo la circolazione sanguigna in questo tratto, in modo da accelerare il processo di guarigione. Tecniche come il massaggio trasversale profondo e la terapia con onde d’urto possono accelerare la guarigione e alleviare il dolore..
Nei casi più gravi, possono essere prescritti farmaci antinfiammatori o, in rari casi, infiltrazioni di corticosteroidi. Tuttavia, queste soluzioni offrono un sollievo temporaneo e non risolvono il problema alla radice. L’obiettivo principale deve essere sempre il recupero funzionale attraverso il movimento controllato e progressivo.
Individuando le cause e i sintomi dell'epicondilite le persone che ne soffrono possono intraprendere azioni volte a curarla o a prevenirla! 🎾💪
A Chi Rivolgersi per Curare l'Epicondilite?
Quando si manifestano i sintomi dell'epicondilite, è fondamentale rivolgersi a professionisti qualificati per una diagnosi accurata e un trattamento efficace. Le figure di riferimento includono:
- Medico di base: Il medico di base può fornire una prima valutazione dei sintomi e indirizzare il paziente verso specialisti.
- Ortopedico: L'ortopedico è lo specialista delle patologie dell'apparato muscolo-scheletrico, compreso il gomito. Può diagnosticare l'epicondilite, prescrivere terapie farmacologiche o infiltrazioni, e valutare la necessità di un intervento chirurgico nei casi più gravi.
- Fisioterapista: Il fisioterapista è essenziale per la riabilitazione dell'epicondilite. Può elaborare un programma di esercizi personalizzato per rafforzare i muscoli, migliorare la mobilità e ridurre il dolore. Utilizza tecniche di terapia manuale, come massaggi e mobilizzazioni, e terapie fisiche, come ultrasuoni o laser.
- Maestro di tennis: Nel caso in cui l'epicondilite sia stata causata da movimenti sbagliati durante il gioco del tennis, è fondamentale che un maestro di tennis qualificato possa visionare i movimenti e correggere eventuali errori.
Gomito del tennista: rimedi della nonna
Nel corso del tempo, sono emersi diversi rimedi tradizionali per alleviare i sintomi dell'epicondilite. Sebbene non sostituiscano i trattamenti specialistici, possono offrire un sollievo temporaneo contro la sensazione di infiammazione:
- Impacchi freddi: Applicare impacchi di ghiaccio sulla zona dolorante per 15-20 minuti, più volte al giorno, può ridurre l'infiammazione e il dolore.
- Impacchi caldi: Dopo la fase acuta, impacchi caldi o bagni caldi possono rilassare i muscoli e migliorare la circolazione.
- Arnica: L'arnica è una pianta con proprietà antinfiammatorie. Creme o oli a base di arnica possono essere applicati sulla zona dolorante per alleviare il dolore.
- Aloe vera: Il gel di aloe vera ha proprietà lenitive e può essere applicato sulla pelle per ridurre l'infiammazione.
- Massaggi: Massaggiare delicatamente i muscoli dell'avambraccio e del gomito può aiutare a rilassare la tensione e migliorare la circolazione.
È importante ricordare che questi rimedi possono offrire un sollievo temporaneo, ma non risolvono la causa dell'epicondilite. In caso di dolore persistente, è fondamentale rivolgersi alle figure elencate nel paragrafo precedente.
Esercizi per epicondilite al gomito: come prevenire l'infiammazione
Uno dei metodi più efficaci per curare l’epicondilite è eseguire esercizi di rinforzo e stretching dell’avambraccio. Tra i più utili troviamo:
- Stretching dei muscoli estensori: con il braccio in tensione, piegare il polso verso il basso e spingere delicatamente la mano con l’altra. Questo allungamento aiuta a ridurre la tensione sui tendini infiammati.
- Esercizi eccentrici: impugnare un piccolo manubrio e abbassarlo lentamente con il polso, aiutando la fase di ritorno con l’altra mano. Questo tipo di allenamento stimola il tendine a rigenerarsi.
- Squeezing con pallina morbida: stringere una pallina da stress aiuta a rafforzare la presa senza sovraccaricare i tendini.
- Rotazione del polso: ruotare il polso in entrambe le direzioni per migliorare la mobilità.

Questi esercizi vanno eseguiti quotidianamente con movimenti controllati. Un fisioterapista può fornire indicazioni precise per adattare il programma alle proprie esigenze.
5. Miglior equipaggiamento contro l'epicondilite: come scegliere Gomitiere, Fasce e Tutori per Epicondilite
L’uso di strumenti specifici può facilitare il recupero e ridurre il dolore.
Tra i più utilizzati troviamo i tutori del gomito, che scaricano parte della tensione sui tendini, e le fasce compressive, che migliorano la circolazione e riducono l’infiammazione.
Come scegliere il prodotto più adatto alle tue esigenze:
- Fasce per epicondilite:
- Sono fasce che si applicano appena sotto il gomito, esercitando una pressione mirata sui tendini.
- Sono ideali per ridurre la tensione durante attività che sollecitano l'avambraccio, come il tennis o il lavoro manuale.
- Assicurati che il tutore sia regolabile e si adatti comodamente al tuo braccio.
- Tutori per epicondilite:
- Forniscono un supporto più ampio al gomito e all'avambraccio, migliorando la circolazione e riducendo l'infiammazione.
- Sono utili per chi svolge attività che richiedono movimenti ripetitivi o per chi soffre di dolore cronico.
- Scegli fasce realizzate in materiali traspiranti e confortevoli.
- Gomitiere:
- Offrono un supporto generale al gomito e possono essere utili durante l'attività sportiva o lavorativa.
- Alcune gomitiere sono dotate di cuscinetti o inserti in gel per un maggiore comfort e protezione.
- Scegli una gomitiera che non limiti i tuoi movimenti.
Considerazioni aggiuntive:
- La taglia e la vestibilità sono fondamentali per un supporto efficace.
- Materiali traspiranti e ipoallergenici riducono il rischio di irritazioni cutanee.
- Consulta un medico o un fisioterapista per consigli efficaci sulla scelta del prodotto più adatto alle tue esigenze.
6. Epicondilite e Antivibrazione Tennis: sì o no?
Oltre agli strumenti citati sopra, il tipo di attrezzatura sportiva fa sicuramente la differenza nel contrarre o meno questo tipo di infiammazione. Racchette con un’impugnatura più confortevole o con una tensione delle corde adatta a te possono ridurre il carico sul gomito e prevenire ricadute.
Likewise, our AMbelievable™ 3D-printed Tennis Vibration Dampeners might be helpful. Some studies suggest that low-frequency vibrations are the most harmful to elbow tendons, and a test conducted by Head Acoustics Italia found that our dampeners, unlike others on the market, also target these frequencies.
Sebbene non ci siano ancora prove definitive che gli antivibrazione possano effettivamente aiutarti a prevenire l’epicondilite, potresti provare il nostro e testare l’effetto che ha su di te e sul tuo tennis!
Conclusioni
L’epicondilite è una condizione fastidiosa, ma con il giusto approccio può essere curata e prevenuta. Il riposo, gli esercizi mirati e l’uso di strumenti adeguati sono le strategie più efficaci per alleviare il dolore e favorire il recupero.
Nel tennis, la tecnica di gioco e l'attrezzatura giocano un ruolo cruciale nella prevenzione. Prestare attenzione a questi aspetti può ridurre il rischio di sviluppare l'epicondilite.
Se soffri di epicondilite la chiave del recupero è la costanza: dopo un periodo di riposo, seguire un percorso fisioterapico e adottare le giuste precauzioni ti aiuteranno a tornare in campo in piena forma!